Noi è la parola a cui teniamo di più, dentro ci siamo tutti. Siamo noi che custodiamo e raccontiamo le oltre 8.000 storie di vita di italiani qualunque arrivate sui nostri scaffali a partire dal 1985. Noi sono gli 8.000 italiani qualunque che hanno affidato le loro vite all’Archivio, luogo dell’ascolto per chi non ha voce, della parola data agli ultimi, dove nessuno viene lasciato indietro. E che trasforma un’edizione celebrativa del suo festival nell’occasione per riscoprire insieme diari, memorie o epistolari raccontati poco, o meno, di altri divenuti persino celebri con il passare degli anni: le Clelia, i Vincenzo, gli Orlando… Nelle mostre, nelle presentazioni, negli incontri, negli spettacoli, ovunque il programma del Premio è disseminato di persone che raccontano le vite, di carta, di altre persone. Insomma, di noi.
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